
Chi c’è arrivato di corsa, chi si è trovato quel sabato mattina un po’ per caso seduto in cerchio ad ascoltare e ad iniziare a guardarsi in viso, chi forse attendeva da tempo l’opportunità di “associarsi” (oggi si dice più precisamente “organizzazione di volontariato”), chi probabilmente aveva altri motivi per buttarsi in questa avventura…
Certamente, ognuno con il suo bagaglio di vita, in parte fatto di storia clinica e – in un modo o in un altro – di incontro/scontro con il diabete.
L’inizio per lo più si parte con la burocrazia, e intanto ogni volta che ci si incontra – riunioni per lo più itineranti non avendo ancora trovato una sede operativa per l’associazione – ci si confronta, ci si racconta, ci si inizia a conoscere.
Pausa caffè rigorosamente senza zucchero.
Capita anche di trovarsi per aperitivo o cena, e allora via che si contano i carboidrati, ci si confronta sulle abitudini alimentari e terapeutiche. Sempre, la gara a chi ha le glicemie migliori (pre-pasto e, soprattutto, quando si va a casa!). Forse vale per tutti, quasi mai abbiamo la sensazione di sentirci così poco “diversi” nel momento di un pasto.
Non ci si sente più così (spesso) soli. Che poi soli non lo siamo… ma non dover spiegare come ci si sente durante una ipoglicemia o quanto sia faticoso a volte rinunciare a mangiare questo o quello perché non si trova l’equilibrio delle glicemie… e ridere a battute che fanno ridere (davvero) solo chi ha il diabete… beh è un bella fortuna essersi incontrati quel sabato mattina!
E intanto abbiamo iniziato a dare forma ad A.D.Fe., un passo alla volta, alcuni affrettati, alcuni più tranquilli.
La sfida è passare dalle esperienze di tanti singoli a camminare insieme, armonizzando le differenze e valorizzando ciò che si trova in comune e si costruisce pian piano.
Nemmeno il lockdown per l’emergenza Covid-19 ci ha fermato… e ora siamo pronti per allargare lo spazio alle altre persone con diabete, e non, che condividono i principi, le finalità e gli obiettivi di A.D.Fe e che vorranno diventare nostri soci in questa avventura!
Iniziamo a presentarci “a distanza” sperando di farci sentire in ogni caso la nostra “vicinanza” e presenza… con l’augurio di incontrarci presto (quando sarà possibile) nella prima assemblea associativa!