Il diabete nel territorio ferrarese: una patologia subdola da tenere sotto controllo

“Il diabete è una malattia metabolica caratterizzata dall’eccesso di zuccheri nel sangue che può avere diverse cause” spiega il dott. Marcello Monesi (direttore facente funzioni UOC Diabetologia Territoriale AUSL Ferrara) “e può avere conseguenze molto temibili, che si chiamano “complicanze del diabete”… I bersagli prediletti della patologia diabetica sono il cuore, i reni, gli occhi, i piedi,… ma non esiste nessun apparato del nostro organismo che possa essere indenne nei confronti del diabete.

Nella provincia di Ferrara sono poco meno di 30000 mila le persone seguite dai centri di diabetologia e dai medici di medicina generale”. Tenere sotto controllo i livelli glicemici (gli zuccheri nel sangue) e controllare il metabolismo (con un adeguato stile di vita) può aiutare ad avere una vita sana, lunga e libera dalle complicanze più gravi.

fonte: Telestense.it, Diabete: patologia subdola e cronica che può essere tenuta sotto controllo, 13/02/2022. Link all’articolo completo e al video.

“Un caffè con ADFe” Diabete & Alimentazione 15/05/2021
dott. Monesi, dott.sa Vecchiatini e dott.sa Bigliardi relatori al nostro webinar “un caffè con ADFe” sul tema “Diabete & Alimentazione” (15 maggio 2021)

Diabete e Ricerca: scoperto un meccanismo che provoca la perdita di cellule beta pancreatiche

Recenti studi internazionali dei ricercatori del Centro di Ricerca Clinica Pediatrica Romeo ed Enrica Invernizzi dell’Università Statale di Milano in collaborazione con altri centri tra cui l’Università di Pisa e la Harvard Medical School di Boston, hanno identificato un meccanismo che determina la morte delle cellule beta (quelle che producono insulina) in corso di diabete.

Il fattore determinante per la morte delle cellule pancreatiche è stato individuato nel malfunzionamento della interazione tra due recettori, chiamati asse IGFBP3 e TMEM219. I recettori sono proteine (transmembrana o intracellulare) che si legano con un fattore specifico (ligando) causando una risposta cellulare o un effetto biologico.

Il malfunzionamento del segnale IGFBP3/TMEM219 porta alla perdita di cellule beta che producono insulina e contribuisce quindi al danno beta cellulare che si sviluppa in corso di diabete. Più precisamente, l’aumento di IGFBP3 in circolo riscontrato in pazienti con diabete suggerisce che questo possa funzionare come una tossina per la cellula beta del pancreas: interagendo con il recettore TMEM219 espresso sulla superficie cellulare, ne determina la morte.

È stato scoperto inoltre che il blocco farmacologico dell’ IGFBP3 è in grado di proteggere le cellule beta pancreatiche dalla morte cellulare e di prevenire quindi l’insorgenza di diabete in modelli murini.

Lo sviluppo di farmaci capaci di bloccare il danno indotto dall’attivazione dell’asse IGFBP3/TMEM219 (in altre parole ad inibire l’azione tossica di IGFBP3 sulle cellule beta del pancreas) rappresenta un’opzione terapeutica di grande rilevanza clinica nel mondo diabetologico.

Link all’articolo Statale News di UniMi QUI

Link all’articolo pubblicato sulla rivista scientifica Nature Communications QUI (in inglese)

14 nov 2021 – Giornata Mondiale del Diabete

Come ogni anno, il 14 novembre è la

Giornata Mondiale del Diabete

un’occasione unica a livello mondiale per sensibilizzare e informare sul diabete. Quest’anno ricorre il centenario della scoperta dell’insulina ed il tema sarà sull’ accesso alle cure per il diabete, se non ora quando?

Anche A.D.Fe. presente in questa giornata…

Domenica 14 Nov dalle 9 alle 19 Pres ti a Ferrara in piazza Trento Trieste.

Curiosità! La Giornata Mondiale del Diabete fu istituita dalla Federazione Internazionale del Diabete e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 1991, quando ricorreva il centenario della nascita del ricercatore canadese Frederick Banting a cui è attribuita, nel 1921, insieme a Charles Best, la scoperta dell’insulina.

Per altre interessanti info, suggeriamo il sito ufficiale della Giornata Mondiale del Diabete WDD (in inglese) e le pagine di Diabete Italia onlus, Fe.D.E.R. e SID-AMD.

Bello incontrare tante…. Facce amiche da tanto tempo, facce nuove… che ci incoraggiano a fare sempre meglio e ad inventarci nuovi progetti!

“Un CAFFÈ con ADFe”

Non possiamo più aspettare…

in attesa di incontrarvi in presenza…

vorremmo fare due chiacchiere…

per affrontare tematiche fondamentali per la gestione del diabete…

in un ambiente amichevole e di condivisione…

con noi di ADFe e il dott. Marcello Monesi (Diabetologo presso “CAD” AUSL Ferrara)

Tre appuntamenti online, sabato dalle 14.30 alle 15.30… il tempo di un caffè dopo pranzo 😉

aLiMeNtaZiOnE – 15 maggio

sPoRt – 5 giugno

TeCNoloGIa – 26 maggio

Save the date!!

Tutte le info qui “UN CAFFÈ con ADFe”

Persone con diabete: al via le vaccinazioni dal 15 Marzo

Continua la campagna di vaccinazione contro il Covid-19, in Emilia Romagna, coinvolgendo due ulteriori categorie di cittadini: le persone di età compresa tra i 75 e i 79 anni e coloro che rientrano nella categoria degli “estremamente vulnerabili”, così definita a livello nazionale in relazione a determinate problematiche di salute.

Le persone tra i 75 e i 79 anni potranno prenotare la vaccinazione telefonando al Centro Unico di Prenotazione (CUP), numero 800 532 000, da lunedì a venerdì, dalle 8 alle 17; sabato dalle 8 alle 13; o nelle farmacie che effettuano servizio di prenotazione CUP; online attraverso il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE), l’App ER Salute, il CupWeb (www.cupweb.it). Per prenotarsi non serve la prescrizione medica: bastano i dati anagrafici – nome, cognome, data e comune di nascita – e il codice fiscale.

Le persone definite “estremamente vulnerabili”, indipendentemente dall’età, non dovranno prenotarsi, in quanto saranno contattate direttamente dalle Aziende Sanitarie di riferimento.

Fonte: Regione Emilia Romagna (qui).

Vaccino Covid-19 & Diabete/Fase 2

Proprio in questo momento è in corso la Conferenza Stato Regioni convocata oggi, 09/02/20 alle ore 15.30, in seduta straordinaria. Al punto 3 dell’ordine del giorno l’informativa sul Piano nazionale vaccini contro Sars-coV-2 – priorità per l’attuazione della fase due. (convocazione e odg qui)

Il documento a cura del Ministero della Salute, del Commissario per l’Emergenza, Aifa, Iss e Agenas, e presentato oggi, fissa l’ordine di priorità delle categorie di cittadini per la fase due. Il criterio per stabilire tale priorità è quello del maggior rischio di legalità correlato al Covid-19.

La categoria 1 comprende le persone estremamente vulnerabili: persone affette da condizioni, per danno d’organo pre-esistente o per ragione di una compromissione della risposta immunitaria a SARS-coV-2, hanno un rischio particolarmente elevato di sviluppare forme gravi o letali di Covid-19.

Tra le persone estremamente vulnerabili ci sono soggetti (over 18 anni) con diabete di tipo 1, diabete di tipo 2 che necessitano di almeno 2 farmaci ipoglicemizzanti o che hanno sviluppato una vasculopatia periferica (con indice di fontaine maggiore o uguale a 3)

Più info qui

Ora aspettiamo il decreto attuativo e poi sta alle Regioni… #staytuned

“INCEPTOR: una speranza concreta nella cura del diabete”

Da un articolo pubblicato sul sito tech.icrewplay.com. Leggi tutto l’articolo qui.

Sara Pozzati, presidente ADFe, ci spiega…

perché è interessante questa notizia?!

Un team di ricercatori dell’Università di Monaco (Germania) ha scoperto un nuovo recettore, Inceptor, inibitore dell’insulina. La ricerca, ha dimostrato che la funzione di questo recettore è quella di proteggere le cellule beta del pancreas, responsabili della produzione di insulina. Se pensiamo che il diabete di tipo 1, autoimmune, è causato dalla distruzione di questo tipo di cellule, tale scoperta potrebbe portare allo sviluppo di farmaci che permettono la rigenerazione delle cellule beta, andando a curare definitivamente questa malattia.

La ricerca è pubblicata sulla rivista scientifica Nature, qui.

(fonte: tech.icrewplay.com/inceptor-una-speranza-concreta-cura-del-diabete)

…quali possibilità apre questa scoperta?

Come spiega Lickert, autore dello studio, “l’insulina non è una cura per il diabete, ma un trattamento dei sintomi” e l’“obiettivo per la ricerca futura è fare leva sulla scoperta di inceptor e sviluppare farmaci per la rigenerazione delle cellule beta. Questo potrebbe essere utile per i pazienti con diabete di tipo 1 e 2 e alla fine portare alla remissione del diabete”.

O in altre parole, come specifica Tschöp, CEO di Helmholtz Zentrum München, “cento anni fa, la scoperta dell’insulina ha trasformato una malattia mortale in una malattia gestibile. La nostra scoperta del recettore inibitore dell’insulina ora è un altro passo importante per sbarazzarci finalmente della malattia”.