Chi l’ha detto che avere il diabete significa (solo) fare insulina o prendere ipoglicemizzanti?! Il diabete è una malattia cronica, che comprende diverse sindromi e, in ogni caso, complessa…
Quando diciamo diabete, in realtà, stiamo parlando di diverse sfaccettature con un aspetto in comune… la glicemia alta! La glicemia è il livello di zucchero, glucosio, nel sangue ed è regolata dall’insulina, ormone prodotto dal pancreas. Parliamo di diabete quando si ha mancanza, totale o parziale, di quantità o di efficacia biologica di insulina… Ma, più precisamente, possiamo parlare di diversi tipi di diabete:
- DIABETE TIPO 1, detto anche insulino-dipendente. L’unica terapia è l’insulina (multiiniettiva o microinfusore) perché il pancreas non è in grado di produrla. L’esordio è prevalentemente tra i 6 mesi e i 25 anni, perciò è conosciuto anche come giovanile.
- DIABETE TIPO 2, detto anche non-insulino-dispendente. Si può prevenire con uno stile di vita sano e si cura con farmaci orali o insulina, insieme ad una corretta alimentazione ed esercizio fisico. È conosciuto anche come alimentare o dell’adulto.
- LADA (Latent Autoimmune Diabetes in Adults), diabete autoimmune a lenta evoluzione verso l’insulino-dipendenza, il cui esordio avviene in età adulta.
- diabete gestazionale, che viene diagnosticato in gravidanza. In genere regredisce dopo il parto ma, in mancanza di prevenzione, può presentarsi poi una forma di tipo 2. La terapia è dietetica o integrata con l’insulina.
- MODY (Maturity Onset Diabetes of Young), rara forma ereditaria di diabete (1-2% dei casi)
- diabete secondario ad altra patologia (es. malattia del pancreas) o farmaci (es. cortisone)
Qualunque siano causa, sintomi e trattamento, cioè in ogni tipologia di diabete, la glicemia alta ha effetti in tutto il nostro organismo, poiché il sangue scorre attraverso tutto il corpo nei vasi sanguigni. Condizioni di glicemia alta, a lungo termine, provocano danni a vari organi. Per esempio:
- occhio (retinopatia, cataratta, glaucoma)
- rene (nefropatia, insufficienza renale)
- sistema nervoso periferico (neuropatia)
- apparato cardiovascolare (infarto, ictus, arteriopatia periferica)
- apparato genitale (disfunzioni sessuali)
- piede diabetico (combinazione di ulcere, neuropatia e arteriopatia)
In questo momento difficile per Covid-19, per una persona con il diabete, il rischio maggiore non è tanto essere esposti più di altre al contagio, quanto alla possibilità di sviluppare complicanze, rischio tanto più alto quanto peggiore è lo scompenso metabolico.
Convivere con una malattia cronica come il diabete vuol dire anche diventare consapevoli che, anche se ad oggi una cura non esiste, il proprio stile di vita e la terapia aiutano a migliorare il proprio benessere psicofisico e a prevenire gravi complicanze croniche e degenerative. Per questo, per una persona con il diabete è molto importante mantenere valori di glicemia quanto più possibile vicino alla normalità: evitare l’iperglicemia (glicemia alta) ed al tempo stesso minimizzare il rischio di ipoglicemia (glicemia bassa). E per avere un diabete in buon compenso (glicemie buone) è fondamentale che la persona con il diabete sia protagonista nells cura della propria salute, attraverso azioni quotidiane e piccoli accorgimenti:
- monitoraggio delle glicemie
- accurata terapia (farmaci orali, insulina, …)
- corretta alimentazione
- pratica di esercizio fisico
- conoscenza della malattia, incluse le complicanze
- reciproca collaborazione con il team medico-sanitario, inclusi gli infermieri!
- pratica dell’autocontrollo… lo dice anche Cinzia!
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